L’amicizia e l’amore sono indissolubilmente correlati al tema della bellezza. Ma qual è, dunque, l’estetica del mondo postmoderno tecnoliquido?
Tonino Cantelmi

Nato a Roma, Presidente dell’Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici (AIPPC), fonda in Italia la prima Scuola di specializzazione in Psicoterapia a orientamento cognitivo-interpersonale, di cui è direttore scientifico. Medico-Chirurgo, specializzato in psichiatria e psicoterapeuta, è Presidente dell’Istituto di Terapia cognitivo-interpersonale. È Direttore Scientifico della Comunità Terapeutica SISIFO per le dipendenze comportamentali (dipendenze senza sostanza, come la dipendenza da gioco). Già fondatore del CEDIS, Ente per lo studio delle dipendenze comportamentali (in modo specifico da tecnologia e sessuale), è il Direttore scientifico della Rivista Modelli della Mente e partecipa al board scientifico di numerose Riviste. Dirigente psichiatra presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, è Professore di psicopatologia presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana; di Psichiatria, corso in Scienze infermieristiche, presso l’Università Sapienza di Roma; di Cyber- psicologia, corso in Psicologia, UER, ed è didatta onorario della Sezione Italiana dell’Albo Europeo ECAAT. Per anni docente presso diverse Università come la LUMSA, l’Università Europea e l’Università Cattolica di Roma, ha, inoltre, insegnato presso la Scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università Sapienza di Roma e dell’Università di Palermo, nonché in numerosi Istituti di psicoterapia. È stato il direttore del Master universitario “Psicologia della Vita Consacrata” (UPRA, Roma). È il presidente AIPSImed Regione Lazio e il Presidente nazionale dell’AIPPC. È Presidente di FEDERPSI (Ente formatore e Provider Ecm – Ministero della Salute). È autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche e di circa 30 libri (tradotti in molte lingue straniere).
La tecnocrazia della rivoluzione digitale e le nuove ferite dell’umano
La “società incessante” è sempre attiva, sempre più incapace di staccare la spina (ITSO, cioè Inability To Switch Off, così si chiama la sindrome che affligge i workalcoholics del III millennio).
Cosa rende umano l’umano? Il paradigma della compassione nel tempo della pandemia
La compassione, intesa come sensibilità verso la propria e l’altrui sofferenza, al fine di comprenderla, prevenirla e alleviarla
La ricerca incessante della felicità nell’epoca postmoderna
Gli uomini e le donne del III millennio, al tempo della rivoluzione digitale e della tecnocrazia onnipotente, sono più felici?