È tempo di lotta spirituale!

27 FEBBRAIO, 2023

Silvano del Monte Athos (18661938), è stato un mistico russo, certamente tra i monaci più autorevoli del secolo scorso, nel solco della tradizione ascetica dei “Padri del deserto”.

Vogliamo leggere una sua meditazione sulla “lotta spirituale”, quell’incessante combattimento contro il male e il maligno al quale Gesù ci ha preparati: con la Sua testimonianza – nel “deserto” (cf Lc 4, 1-13) e sulla “croce” (cf Mt 27, 38-50) – e con la Sua preghiera (“liberaci dal male”, nel Padre nostro, cf Lc 11, 2-4).

È interessante presentare il monaco Silvano, perché prima della sua conversione era un militare, arruolato nell’esercito imperiale della Russia. Ebbe la grazia della preghiera continua ed ebbe il dono della visione e del dialogo mistico con il Cristo, oltre che a soffrire molto da parte di demoni.

Siamo invitati all’umiltà, a permettere allo Spirito di Dio di avere accesso alla nostra volontà per essere “vincitori” nella lotta contro il male. Uno scritto molto ispirante, diretto, che va assunto nella nostra vita quotidiana.

Tutti coloro che si sono messi al seguito del Signore nostro Gesù Cristo sostengono una lotta spirituale. I Santi, attraverso una lunga esperienza, hanno imparato dallo Spirito santo a combattere questa guerra. Lo Spirito santo li guidava e li consigliava, e dava loro la forza di vincere i nemici; mentre senza lo Spirito santo l’anima non può neppure incominciare questa lotta perché da sola non sa e non comprende né dove, né quali sono i suoi nemici.

Beati noi, cristiani ortodossi, perché viviamo protetti dalla misericordia di Dio. Per noi è facile combattere: il Signore ha avuto pietà di noi e ci ha dato lo Spirito santo, che vive nella nostra Chiesa. Una sola è la nostra afflizione: che non tutti conoscano Dio e quanto egli ci ama. E questo amore riecheggia nell’anima di chi prega, e lo Spirito di Dio dà testimonianza all’anima della sua salvezza.

Il nostro combattimento si svolge ogni giorno ed a ogni ora.

Se rimproveri un fratello o lo giudichi o lo contristi, allora hai perso la tua pace.

Se hai accolto un pensiero di vanità o hai disprezzato il fratello, hai perduto la grazia.

Se sei assalito da un pensiero impuro e non lo scacci subito, l’amore di Dio fuggirà dalla tua anima e resterai privo di fiducia nella preghiera.

Se ami il potere o il denaro, non conoscerai mai l’amore di Dio.

Se vuoi fare la tua volontà, sei ormai sconfitto dal nemico e lo scoraggiamento si impadronirà dell’anima tua.

Se odi tuo fratello, questo significa che ti sei staccato da Dio e che uno spirito malvagio ti tiene in suo potere.

Ma se tu fai del bene al fratello, troverai la tranquillità di coscienza.

Se rinuncerai alla tua volontà, con questo respingerai i nemici ed otterrai la pace dell’anima. Se perdoni a tuo fratello le offese ed ami i nemici, riceverai la remissione dei tuoi peccati, e il Signore ti farà conoscere l’amore dello Spirito santo.

E quando ti sarai completamente umiliato, allora troverai anche perfetto riposo in Dio.

Quando l’anima è umile e lo spirito di Dio dimora in lei, l’uomo gode la beatitudine dell’amore divino e non teme più nessun male qui sulla terra, ma desidera rimanere sempre umile davanti a Dio ed amare il fratello. Ma se l’anima cede alla vanità, la sua festa è finita, perché la grazia l’abbandona ed essa non può più pregare con spirito puro, ma è assalita e tormentata da pensieri malvagi.

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