Breve cronaca di un passaggio storico
6 MAGGIO, 2023
Quando nel 1997, a Rimini, esordii da Coordinatore Nazionale del RnS (la figura del Presidente sarebbe stata introdotta nel 2007), ebbi a dire che “non avrei sommato mandati di servizio”, ma che avrei iniziato “un conto alla rovescia”, pensando subito alla scadenza programmata del mandato stesso, così da “non sciupare un solo giorno”.
E così Dio ha voluto che fosse, permettendomi di vivere con un’intensità straordinaria tutte le ore, i giorni, le settimane, i mesi e gli anni pensati da Dio per la mia offerta di vita, per il bene comune, per il bene di tanti, certo di dovere rendere conto “al padrone della messe”, che il suo campo mi ha affidato, perché lo amministrassi e lo rendessi produttivo di frutti buoni e duraturi.
Dal giorno in cui sono stato eletto alla guida del Movimento si sono sommati ben tre mandati triennali da Coordinatore e quattro mandati quadriennali da Presidente, per oltre 25 anni di servizio: lo spazio temporale di un Giubileo d’argento di servizio alla Chiesa e al RnS. È stato un privilegio assoluto meritare la fiducia delle sorelle e dei fratelli che, in ossequio allo Statuto dato al RnS dalla CEI, hanno voluto e permesso la mia riconferma alla guida del Movimento, per un tempo così esteso a cavallo tra due millenni, sotto lo sguardo di tre Pontefici.
Mi volgo indietro e pensando alle mille e mille esperienze vissute, ai miracoli a cui ho assistito e al grande lavoro svolto in Italia e nel mondo, non posso che dire: Grazie a Dio e grazie a quanti ho potuto conoscere, servire, amare! Certo, come non confessare la mia povertà dinanzi alla ricchezza multiforme di Dio e, dunque, come non chiedere perdono a Dio per tutte le non corrispondenze alla grazia e all’elezione; e perdono a quanti sono rimasti indietro o delusi a causa mia.
Domenica 2 aprile 2023, il RnS ha visto “sorgere” il nuovo presidente del RnS, che mi succede come io feci a mons. Dino Foglio (Coordinatore nazionale dal 1977 al 1997): Giuseppe Contaldo, originario di Pagani (SA). A Sacrofano, alle porte di Roma, certamente non prevista dallo stesso interessato e da molti coordinatori diocesani “elettori” (era già successo anche a me, in fondo), è avvenuta la chiamata alla guida del RnS di un uomo docile allo Spirito, umile e deciso. Ho avuto modo di osservare e di aiutare Giuseppe a crescere in responsabilità e amore per la Chiesa e per il RnS, in Assemblea Nazionale e in Consiglio Nazionale, negli ultimi 13 anni in cui è stato Coordinatore Diocesano di Nocera Inferiore – Sarno e Coordinatore Regionale della Campania.
Domenica 23 aprile, alla presenza del caro cardinale di Bologna e Presidente della CEI don Matteo Zuppi, ho voluto che tutta la Comunità nazionale del RnS – non solo i presenti alla Convocazione, ma anche quelli in collegamento via streaming – potessero partecipare con fede al “passaggio di consegne” dal vecchio al nuovo Comitato Nazionale di Servizio. Un momento che attendevo da tanto tempo, al quale mi sono preparato con gioia e libertà interiore, nel quale ho voluto infondere tutto il mio amore per la casa del Signore e per coloro che l’hanno servita e che la serviranno. Una “mistagogia” con segni, brani biblici e preghiere ispirate ha reso manifesto questo “tempo di Dio”, nel quale ora si colloca l’eredità spirituale, carismatica, pastorale, ecclesiale, sociale trasmessa e ricevuta dai nuovi responsabili.
Grande commozione tra i presenti e un silenzio gravido di attese quando, come Elia, ho “gettato” il mantello su Giuseppe, che simboleggiava Eliseo. Il mantello della profezia, della tradizione, della visione sapienziale della storia, della fede carismatica, del cammino maturato. E davvero dal mio cuore è sgorgata la benedizione e l’affidamento allo Spirito Santo che ho fatto di Giuseppe, del suo nuovo ministero, del RnS tutto.
Desidero che possiate rivedere questo storico passaggio di grazia, cliccando…..
E mentre vedete o rivedete queste immagini, benedite Dio! Tutto è opera Sua, noi siamo opera Sua!
Altri Articoli
Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
Oggi è un giorno triste. Un giorno di cui non dovremmo avere bisogno. Che umanità è quella che necessita di celebrazioni e manifestazioni per ricordarsi che la violenza è una sconfitta per tutti, per le vittime prima di tutto, per i carnefici immediatamente dopo?
Indi Gregory è morta, perché non doveva più vivere!
𝐸 𝑜𝑟𝑎 𝑙𝑎 “𝑣𝑒𝑟𝑔𝑜𝑔𝑛𝑎 𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑜𝑙𝑜𝑟𝑒” 𝑑𝑒𝑖 𝑔𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜. Questa è la storia di un “accanimento giuridico”, alleato della morte.
Ritiro Sacerdotale RnS Assisi 2023
È in corso di svolgimento l’annuale Ritiro per Sacerdoti, Diaconi e Religiosi, organizzato dal Rinnovamento nello Spirito Santo in Assisi.