Lunedì di Pasqua 2023

8 APRILE, 2023

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo? È risorto» (cf Lc 24, 5-6).

Lunedì di Pasqua 2023
«Perché cercate tra i morti colui che è vivo? È risorto» (cf Lc 24, 5-6).
Se non risorge nella mia vita, vana è la mia fede!

Sì, Gesù è risorto!
È lui il Cristo, il Figlio di Dio venuto ad aprire il Cielo salvando l’umanità dalla morte.
È talmente sconvolgente, inaccessibile, incredibile questa verità storica che gli stessi discepoli di Gesù, le stesse donne che lo seguivano stentarono a crederlo, rivedendolo in un corpo risorto e vivo.
San Giovanni, del resto, è chiaro quando scrive: «Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti» (Gv 20, 9).
Il ritardo dei contemporanei di Gesù, in fondo, è anche il nostro. Non basta conoscere la Scrittura e comprenderla, non basta essere discepoli se poi non crediamo veramente e fino in fondo.
Difatti, la Risurrezione di Gesù si addice alla fede più che alla ragione, per quanto la stessa ragione abbia tutte le evidenze per smettere di ostinarsi a non credere e decidersi a varcare la soglia della verità.
Un insegnamento, allo scopo, lo riceviamo da un centurione, non da un seguace di Gesù: ai piedi della croce, vedendolo morire, questo romano è capace di fugare i nostri dubbi, le nostre cadute di fede, il nostro vagare nel buio dell’incredulità. Egli afferma: «Davvero costui era il figlio di Dio» (Mt 27, 54).
Sì, Gesù è Dio! Questa è la questione fondamentale posta dalla risurrezione di Gesù.
A che serve questionare con lungaggini storiche e filologiche per cercare l’inganno o attenuare la portata del più grande evento che la storia abbia mai raccontato?
Gesù è veramente risorto e vive!
È tornato in vita per vivere e per portarci alla vita.
È risorto perché ogni nostro punto di morte, fino alla morte, non abbia più alcun potere su di noi, affliggendoci e rovinandoci l’esistenza.
Siamo fatti per la vita!
Siamo fatti per una vita nuova!
Siamo fatti per la vita eterna!
Siamo impastati di eternità!
Siamo destinati a vivere per sempre in Cielo!
Siamo uomini e donne celesti, non solo terrestri!
Siamo uomini e donne abitate dallo Spirito del Risorto!
Svegliamoci dal sonno mortale che è caduto su di noi, sulle nostre responsabilità, sulle nostre decadenze morali, sulla nostra svogliatezza spirituale, sulla nostra arrendevolezza dinanzi ai mali della storia.
Svegliamoci e lasciamo che Gesù risusciti nella nostra vita, perché a nulla vale che sia risorto e che viva, se non risorge e non vive in me!
Non facciamo, allora, come le donne che, andate al sepolcro; scrive san Luca: «Vista la pietra che era stata rimossa dal sepolcro e non trovando il corpo del Signore Gesù, si domandavano che senso avesse tutto questo» (cf Lc 24, 1-4).
È tempo di credere!
È tempo di proclamare che Gesù è risorto!
E come accadde a quelle donne, lasciamo che si presentino a noi – come attesta ancora l’evangelista Luca – «due uomini in abito sfolgorante» e che ci dicano: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto» (cf Lc 24, 4-6).
Gesù non è più lì dove è morto.
Gesù non è più lì dove lo attendiamo senza speranza.
Gesù non è più lì dove tutto sembra essere finito.

Gesù è risorto!

Alleluja! Gesù è risorto!

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