2 MAGGIO, 2022
Un’antica tradizione lega la Madonna al mese di Maggio.
A Maria tutti possono ricorrere con il Rosario, la preghiera mariana il cui nome trae origine proprio dalla rosa, il prezioso fiore delle feste.
Maria è, dunque, “la Rosa delle rose”. È Lei che fa di noi un Rosario di lodi e di suppliche a Dio.
Nell’Enciclica Mense Maio (mese di maggio) del 1965, san Paolo VI indicava maggio come
«il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione»
Il Rinnovamento nello Spirito a Maria si affiderà, all’inizio della Novena di Pentecoste, venerdì 27 maggio, e in occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, con il “Rosario della Famiglia” pregato nelle Diocesi d’Italia.
Nei momenti più drammatici della storia dell’umanità, il ricorso a Maria è stato decisivo e risolutivo.
Assai lungo sarebbe l’elenco, fatto di paesini, di città, di capitali del mondo e di Nazioni che, in ogni angolo della terra, vantano un Santuario che ricorda i miracoli operati da Dio per l’intercessione della Madre di Gesù.
Solo per non dimenticare la presenza operosa di Maria, pensando alla guerra in corso in Ucraina, vorrei ricordare “la Rivoluzione con il Rosario” del 1986, nelle Filippine, con la deposizione del dittatore Ferdinand Marcos.
Dai tre a quattro milioni di filippini pregarono giorno e notte nelle strade della capitale Manila. I militari avrebbero dovuto disperdere la folla, i fedeli invece procedevano verso i carri armati con il Rosario alzato in mano, pregando e cantando. Molti soldati, dopo aver ricevuto dei fiori come segno di pace e di fraternità, scesero dai loro mezzi bellici e recitarono le preghiere. Nessun morto, nessuno spargimento di sangue.
Preghiamo allora, nelle nostre case, nelle nostre chiese, nelle nostre comunità, ma anche per le strade e nei luoghi dove si soffre e si invoca salvezza.
Dio non ha smesso di compiere miracoli e la Madonna non ci abbandonerà!
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