L’autore, con questa opera, vuole proporre un “autoritratto” di San Paolo VI, lasciando che sia lui a parlare con i suoi scritti e discorsi.
La nostra umanità, animata da passioni tristi, segnata da grande decadenza culturale e morale, da un’evidente incapacità di far fronte alle sfide culturali e sociali poste dalla modernità alla condizione dell’uomo, ha bisogno di ritrovare un principio unificatore dell’esistente, un’armonia riconciliatrice degli opposti, una gioia di vivere più veritiera e profonda; ha bisogno di ritrovare l’animazione interiore e soprannaturale dello Spirito Santo! È questo che oggi, più che mai, la vita spirituale di san Paolo VI, la sua testimonianza, il suo magistero, risultano provvidenziali per l’umanità.
Per tracciare l’autoritratto di Paolo VI, il testo propone due grandi visuali.
La prima: “Cultura della Pentecoste”: il primato dello Spirito e l’amore per la Chiesa in Paolo VI.
La seconda: “Il Rinnovamento nello Spirito, un esaudimento delle attese conciliari e della visione profetica di Paolo VI”.
Il testo si arricchisce di una inedita intervista sul profilo umano e familiare di Papa Montini, tracciato dal nipote Fausto.
Paolo VI
Umanità e Spiritualità

3
Capitoli
80
Pagine
Se un Papa appartiene alla Chiesa, un santo appartiene all’umanità intera. La Provvidenza ha suscitato Paolo VI, che con la sua grande intelligenza portò a definizione l’opera del Concilio Vaticano II. L’autoritratto di san Paolo VI: l’espressione più limpida di una fede imbevuta di Spirito Santo e delle sue ispirazioni, illuminazioni e mozioni.