19 DICEMBRE, 2021
Il Covid ci ha messo tutti in crisi. Una strada per uscire dalla crisi è amareggiarsi e un’amarezza tante volte è farla finita. Il numero dei suicidi è aumentato tanto con la crisi. La pandemia fa questo, ti lascia solo.
E poi il problema del sovraffollamento delle carceri: il sovraffollamento è un muro certamente, non è umano! Qualsiasi condanna per un delitto commesso deve avere una speranza, una finestra. Un carcere senza finestra non va, è un muro. Una cella senza finestra non va. Finestra non necessariamente fisica, finestra esistenziale, finestra spirituale. Poter dire: ‘Io so che uscirò, io so che potrei fare quello o quell’altro’.
Per questo la Chiesa è contro la pena di morte, perché nella morte non c’è finestra, lì non c’è speranza, si chiude una vita. C’è una speranza dall’altra parte ma qui non c’è. Per questo il carcere deve avere una finestra”.
Cos’è il Natale? È un albero? Una statua di un bambino con una donna e un uomo accanto? Natale è Gesù, è la nascita di Gesù. Fermati un po’ e pensa al Natale come un messaggio di pace. Io vi auguro un Natale con Gesù, un vero Natale. Questo vuol dire che non possiamo mangiare? Che non possiamo fare festa? No, fate festa, mangiate tutto, ma fatelo con Gesù, cioè con la pace nel cuore.
E a tutti voi che mi ascoltate vi auguro un buon Natale. Fate festa, ma non dimenticatevi di Gesù. Il Natale è Gesù che viene, Gesù che viene a toccarti il cuore, Gesù che viene a toccare la tua famiglia, che viene da te, a casa tua, nel cuore tuo, nella tua vita. È facile convivere con Gesù, lui è molto rispettoso, ma non dimenticarlo.
Buon Santo Natale a tutti. E pregate per me!”
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