Sant’Agostino e la fede nei tempi difficili

27 GENNAIO, 2023

Chi avrebbe mai detto che ancora nel 2023 ci sono guerre e conflitti nei quali centinaia di migliaia di persone al giorno perdono la vita o sono date per disperse?

Secondo una delle Organizzazioni più accreditate, l’ACLED (Armed Conflict Location Event Data), che monitora i dati relativi alle guerre in corso, sono 59 i conflitti ad alta intensità e a bassa intensità nel mondo.
Certo “i tempi sono difficili”. Ma sono mai stati facili nella storia dell’umanità? Cosa fare dinanzi a tanto orrore di morti, di affamati, di impoveriti, di orfani e di vedove? Come “disarmare” il cuore dell’uomo che non trova pace e alimenta vendetta e rancore?
Il più grande Padre della Chiesa d’Occidente, l’africano Sant’Agostino d’Ippona (oggi Annaba, in Algeria), ci offre un breve ma sorprendente Discorso che vale la pena di assumere.

COLPA DEGLI UOMINI NON DEI TEMPI

Voi dite: “I tempi sono cattivi; i tempi sono pesanti; i tempi sono difficili”. Vivete bene, e muterete i tempi; se mutate i tempi, non avrete più da lamentarvi. Cosa sono infatti i tempi, fratelli miei? Estensioni e rotazioni di mondi. Il sole è sorto; passate dodici ore tramonta in un’altra parte del mondo; la prossima mattina sorgerà di nuovo. Conta quante volte: questi sono i tempi. Chi è stato danneggiato dal sorgere del sole? Chi è stato danneggiato dal suo tramonto? Dunque, il tempo non ha mai danneggiato nessuno. Coloro che danneggiano, sono uomini; coloro che vengono danneggiati, sono uomini. O quale grande dolore! Gli uomini sono danneggiati, gli uomini sono derubati, gli uomini sono oppressi. Da chi? Non dai leoni, non dai serpenti, non dagli scorpioni, ma dagli uomini. Chi viene offeso, ne soffre. Ma se potesse, non farebbe egli ciò che condanna? Vivete bene, e muterete i tempi; se mutate i tempi, non avrete più da lamentarvi.

Agostino, Discorsi, 311, 8,8

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